“Certo, non basta” spettacolo Compagnia “I compagni di viaggio”

La rappresentazione teatrale ( avvenuta in Confraternita) con il patrocinio della Parrocchia e dell’Unitre, é ambientata a Torino tra il 1848 e il 1861 e racconta la storia di due figure “senza tempo”: Ignazio, lo studente, mancato avvocato, famiglia benestante e Pinin, il muratore di Ronco Canavese. Entrambi si stanno arruolando per combattere contro gli austriaci, il primo mosso da ideali pattriottici e per costruire un’ Italia libera e il secondo per ottenere una paga giornaliera. La disfatta di Novara impedisce loro di perseguire i loro sogni. Dinnanzi all’esecuzione del loro generale Ramorino (noto mangiapreti) si aspettano discorsi e proclami che non si faranno: il generale si inginocchia davanti al crocifisso, accompagnato negli ultimi istanti dalla figura esile e curva di Don Cafasso, la guida spirituale degli impiccati.  Allora Ignazio decide di incontrare  Don Cafasso e a seguito di questo incontro  entrera’  in seminario e studierà per diventare sacerdote. Bella e commovente é la lettera che Ignazio scrive al padre, nel quale invita il genitore, alla vigilia della sua ordinazione sacerdotale, a partecipare alla funzione, dichiarando che questo gesto di distensione tra loro lo renderebbe l’uomo più felice sulla terra.  Le vite di Ignazio e di Pinin si incroceranno ancora, accompagnandosi parallele per un certo periodo a quelle dei santi sociali di quell’epoca: Don Bosco, Domenico Savio, Fa di Bruno,Murialdo, Benedetto Cottolengo. Alla fine i due prenderanno strade diverse e  Ignazio  si troverà a dover assistere Pinin prima della sua esecuzione , quest’ultimo é stato arrestato e condannato per i suoi numerosi furti. Il sacerdote  é in crisi completa, si sente in colpa verso l’amico, è sfiduciato, non crede più nelle istituzioni, nelle gerarchie della Chiesa, in se’ stesso. Sara’ Pinin con la sua saggezza intuitiva che gli indicherà la strada perduta e gli suggerirà il modo per ritrovare fiducia in se stesso e per aiutare concretamente le persone di domani a camminare guardando fiduciose nell’ avvenire, con l’ aiuto dell’Amore e dello Spirito Santo che sempre li sorreggeranno, accettando il mondo per quello che é realmente, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti.

E’ stato un bello spettacolo, semplice, che ha ripercorso alcuni decenni del nostro trascorso risorgimentale. Anni che ci hanno visto protagonisti non solo della realizzazione dell’unità d’Italia, ma anche del sorgere, attraverso la lungimirante intuizione di persone splendide  come Don Bosco, Murialdo, Benedetto Cottolengo, di istituzioni e Case che si diffonderanno in tutto il mondo per portare un messaggio di fratellanza e di attenzione a migliaia di persone e fratelli nel mondo, e che rappresenteranno una svolta decisiva nella Chiesa.

Franca

2 Commenti a ““Certo, non basta” spettacolo Compagnia “I compagni di viaggio””

  1. Margherita Bigano scrive:

    Franca,
    sei sempre la prima a comunicarci emozioni e informazioni, è stato un
    bello spettacolo, molto bravi gli attori che senza palcoscenico sfavillante e scenari costosi hanno saputo raccontare la vita torinese di quel periodo
    coinvolgendo un pubblico attento e interessato.

  2. Daniela Boscarato scrive:

    Con una semplice scenografia e soltanto in due hanno saputo interpretare con professionalità di buon livello l’aspetto religioso del risorgimento in Piemonte.
    Dimostrando ancora una volta che basta la buona volontà per diffondere la cultura.
    Peccato l’acustica e le troppe sedie vuote.

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