Vandalismo: un attacco ai più deboli

Gli atti di vandalismo sono sempre brutti, sono un gesto contro tutti noi, che siano scritte blasfeme sul muro della chiesa (io non sono credente ma mi danno moltissimo fastidio), “palle” di pietra della piazza fatte rorolare via, cestini sfondati e bottiglie rotte nel vicolo, panchine divelte alla Madonna delle Vigne, sempre sono un gesto contro tutti noi che dobbiamo ripagare i danni e soprattutto che non possiamo usufruire di luoghi e spazi pensati e creati per noi.

(oltre a questo sono segni di non rispetto per una cosa che fin da piccola mio padre mi ha insegnato a rispettare, il lavoro degli altri, il lavoro di chi ha costruito con fatica piccola o grande, le cose che si distruggono)

Ma una cosa è peggio di altre: il vandalismo che si rivolge contro i più deboli, bambini e anziani.

Perchè rompere i giochi per i bambini? non è solo un saltarci sopra stupidamente, rompendo col peso di ragazzoni malcresciuti giochi destinati ai bambini più piccoli ma un romperli deliberatamente (a volte sono arrivati a dar fuoco agli scivoli). Perchè disseminare i campetti di bottiglie rotte? Una volta i bambini andavano da soli a giocare in giro, questi vandalismi rendono le ansie dei genitori più che motivate.

e gli anziani? quelli più deboli, non noi “in gamba”. E’ un danno anche per noi più fortunati non poter camminare senza rischi, non poter vivere in un paese pulito, non poter sederci su una panchina a chiaccherare o leggere, non poter mandare i nostri nipoti da soli al parco gioco, non poterli vedere usare tranquilli i giochi pagati dalla comunità cioè da tutti noi, vandali compresi (o genitori dei vandali).

Però c’è chi è più sfortunato e guarda caso è anche più colpito da questi vandali: per esempio chi frequnta il centro Alzaheimer.  Questo centro che ospita per qualche ora al giorno persone colpite da questo gravissimo male dando coì un sollievo a loro e alle loro famiglie è proprio di fianco a un parco giochi e gli stessi che distruggono o danneggiano il parco cercano di distruggere e danneggiare il giardino del centro.

E’ un giardinetto pensato appositamente per queste persone, panchine e fiori per passeggiare e sedere in un luogo piacevole, aiole rialzate per permettere loro di fare un piccolo giardinaggio. Voi penserete che non possa dare fastidio a nessuno, è anche al di là di un muro. Epure questi “incivili” (per non dire altro, scavalcano il muro, rompono le piante, divelgono le panchine, buttano vetri rotti.

Non vi sembra che siano proprio atti contro i più deboli?

io mi chiedo cosa si può fare, le denunce certamente non bastano.

Chiediamo alle autorità di guardare un po’ più spesso le telecamere, di fare qualche giro notturno in più, anche la scuola potrebbe parlarne,  ma noi cosa possiamo fare?

Non molto di sicuro, però forse possiamo cercare di educare o “rieducare” figli e nipoti. Molti famigliari sono portati a giustificare, non i vandali in genre, ma i vandali-figli, i vandali-nipoti, non fatelo!! cerchiamo di esercitare quel “controllo sociale” che solo può servire a qualcosa, forse, e cominciamo da quelli più vicini a noi.

4 Commenti a “Vandalismo: un attacco ai più deboli”

  1. Margherita Bigano scrive:

    Sono d’accordo sull’articolo di Gaspara. E’ veramente una cosa spiacevole e vergognosa.
    Quando mi trovo al parco e si parla di questi atti distruttivi con genitori o nonni sembra che siano sempre i figli degli altri a farli: ma allora questi vandali sono tutti orfani?
    Possibile che a tardissima sera (anche nel periodo scolastico) ragazzotti/e di 13-14 anni siano in giro a BERE e fumare e altro …..senza che i genitori se ne accorgano.?
    Quante immondizie per i parchi Volpianesi : ogni matttina bottiglie vuote (tante) di vino, birra, liquori lasciate o spaccate oltre alle scritte sulle strutture o sui muri, tentativi di incendio e demolizioni varie.
    I VOLONTARI dei parchi si danno molto da fare ma “HANNO BISOGNO DELL’AIUTO DI TUTTI” .
    Dimenticavo: anche gli adulti che portano a spasso i loro cagnolini o cagnoloni devono comportarsi da persone civili, raccogliendo gli escrementi dei loro animali in quanto i parchi e le strade sono dell’intera popolazione.

  2. Piera Camoletto scrive:

    Sono perfettamente d’accordo con l’articolo di Gaspara e credo giusto coinvolgere il più possibile la popolazione.
    Questi atti vandalici colpiscono soprattutto i più deboli ma, l’intera popolazione ne sofre e quello che è più triste è pensare a quale futuro andiamo incontro.
    Possibile che gli insegnamenti che i nostri padri, i nostri nonni, ci hanno dato non abbiano più valore nell’era” moderna”?
    Io credo che nessuno possa sentirsi autorizzato a disprezzare in questo modo il bene comune.
    Penso inoltre che chi ha questi comportamenti non abbia rispetto per gli altri, ma neppure per se stesso.
    Noi cittadini spesso siamo impotenti di fronte alla crisi economica ma, riguardo alla crisi dei valori possiamo fare molto!!

    Piera

  3. Severina scrive:

    Da alcuni giorni stò rimuginando su quello che à scritto Gaspara, tutto è condivisibile e purtroppo già risaputo. Anche i commenti di Margherita e di Piera mi trovano in perfetta sintonia, ma vorrei uscire dal coro,se è vero che noi siamo depositari dei valori “dimenticati” stà a noi trovare il modo di “tramandarli”. Allora sarà nostro compito trovare il “modo ” di farli comprendere anche ai nostri giovani,ognuno con le proprie capacità. Pensiamoci e buone vacanze.

  4. Willy Muraro scrive:

    Sono un ragazzo di Volpiano, ho 27 anni e data la mia età sono abbastanza vicino al “popolo giovanile” che imbratta e sporca ovunque il nostro amato territorio. Sono perfettamente daccordo con tutti Voi, però il problema di fondo è che questi ragazzi non hanno la minima educazione per i beni pubblici e questo fenomeno deriva dal fatto che all’esterno della propria abitazione non esista nessuno che controlla e corregge questi comportamenti deplorevoli. Questa mancanza di educazione, non credo che sia granchè correggibile nei giovani, perchè già solo farsi ascoltare e farli capire che è ingiusto il loro comportamento è un bel problema notevole. Quindi la mia opinione è che il Comune debba prender ad esempio la realtà di altri comuni piemontesi che si sono già trovati di fronte al problema. Telecamere e controlli, dove sono finite le sanzioni per danneggiamento pubblico? I nostri vigili urbani spesso non intervengono alla prima chiamata che si fà per avvisarli di un danneggiamento e spesso non individuano i colpevoli. Le telecamere ci sono, ma vengono usate? Un mio conoscente ha subito il furto dell’auto in una piazza con la telecamera e non si può risalire all’accaduto perchè la telecamera non è dotata di impianto di registrazione, cosa serve allora? Il problema è risolvibile, le nostre forze dell’ordine sono sicuramente a conoscenza di determinate situazioni e noi cittadini possiamo solo avvisarli e pulire il nostro paese per quanto ci è dato di farlo. Grazie.

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