Poesia di primavera

fiori_di_pesco[1]

Ho chiesto ad EMILIA TESTU’ una poesia per noi tutti.

PENNELLATE DI PRIMAVERA

Timido e gentile, burrascoso e freddo
in un contrasto apparente, si attarda ad uscire
questo soffio primaverile.

Eppure, in mezzo all’aria fresca
che ancor fa rabbrividire, col vento
che ammassa in cumuli enormi
le bianche nubi, il sole vi gioca a
nascondino, ed i fiori pronti a sbocciare.

Con larghi giri, i colombi volano in cerchio
attorno hai campanili e nell’aria, suoni di voci
si intrecciano, il silenzio, nel pieno meriggio, è rotto
dall’allegro cinguettar dei passeri.

Il profumo dell’aria è cambiato.
Le api, uscite dall’arnia volano di fiore
in fiore, a ricevere e dare, ma sol
la rondine tarda ad arrivare.

Il cielo, ogni giorno io scruto,
ogni fruscio mi par il suo scivolar d’ala.
No! Non può essersi dimenticata del suo nido
nascosto con cura, sotto la trave del balcone amico!

Ti attendo, sei attesa, non devi tardare .
Le campane per ora sono mute,
al tuo ritorno si metteranno a squillare.

La primavera ti attende, la Pasqua è vicina,  e
in un crescendo armonioso, le campane annunciano
il Risorto Glorioso!
E’ sera sei arrivata stanca, ma
con la primavera.

 

EMILIA TESTU’

rondini[1]

Piera

1 Commento a “Poesia di primavera”

  1. franca scrive:

    Bella e delicata. Complimenti!

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