“Mamma nastrino”

Giovedi’ mattina ho avuto il piacere di partecipare al primo incontro di un corso neonatale all’Ospedale di Chivasso, con mia figlia Cristina e la mia nipotina Ginevra. Voi direte: “che ci facevi tu?, la nonna?“, c’era la possibilità di partecipare, anche le zie, e naturalmente i papà e quindi ho preso al volo l’occasione , che mai avrei potuto perdere.  E’ stato bellissimo! Intanto una splendida iniziativa promossaa dall’Ospedale dove Cristina ha partorito ad agosto, è aperto a tutti, però bisogna iscriversi per programmare gli incontri che avvengono intorno ai tre quattro mesi del bambino. Il corso è tenuto dalla Sig.ra Lucia, un’ostetrica dolcissima, che spiega con delicatezza e pazienza le tecniche di massaggio da applicare al neonato. Si tratta di tocchi delicati, carezze, sul dorso, sul pancino, sul viso, sulle braccia, sotto i piedi. Durante gli incontri ci  farà vedere i gesti sulle varie parti del corpicino. L’ambiente è ben riscaldato e i bambini vengono tenuti solo con il pannolino su un cuscino di fronte alla mamma, seduta davanti a loro. Al centro della stanza Tata Lucia  spiega i movimenti attraverso un bambolotto Andrea che tiene tra le sue braccia. Al corso hanno partecipato sei bambine e un solo maschietto. Due bimbette sono gemelle. E’ stato bellissimo vedere tutti quei bimbi, ognuno con caratteristiche diverse: chi biondo, chi scuro, chi pacioccone, chi più peperito, tutti splendidi. C’era la vita che pulsava in quella stanza, che gridava a gran voce o in sordina la voglia di vivere e l’amore delle loro mamme. A turno infatti tutte le mamme hanno raccontato le loro esperienze durante la gravidanza e il parto e la loro vita in questi primi mesi. L’emozione è stata forte, perchè ognuna a modo suo, raccontando il suo percorso, ha messo a nudo le proprie emozioni e i loro stati d’animo. E’ stata brava Tata Lucia ad ascoltare, dando voce a tutte, me compresa, come nonna, senza giudicare, senza scomporsi o stupirsi, cercando di suggerire atteggiamenti o gesti che potevano tornare utili. Ha poi ribadito che li’ i bambini possono piangere, perchè è il loro modo di esprimersi e sta alle mamme, o chi sta loro accanto cercare di comprendere il loro linguaggio. Ha poi spiegato alle neo mamme di essere indulgenti con sé stesse: nessuno nasce genitore, e la professione è dura da apprendere e il cammino lungo, e cambierà a seconda del bambino che avrai davanti. Si potranno commettere degli errori, ma ci sarà la possibilità di porre rimedio, se si avrà l’umiltà di confrontarsi con se stessi e con gli altri. E’ stato un bel momento di condivisione, che ho trovato estremamente utile, soprattutto per chi è completamente solo e non ha nessuno con cui confrontarsi. Ci ha poi letto una bella poesia che riporto, commovente, e che indica tutti i tipi di mamme, e vi assicuro che in quella stanza ne erano rappresentate diverse. Io Cris e Ginevra(che é stata bravissima) siamo uscite entusiaste, così le altre mamme con i loro bambini. Alla fine Tata Lucia ha salutato tutti con un abbraccio.  Per ogni corso viene scelto un nome, suggerito dalle mamme: il nostro sarà “il treno dei sogni”.  Grazie Cris per avermi coinvolta, e grazie a Tata Lucia per la sua disponibilità.

Un bacione a tutti i bimbi presenti: Francesca, Giada, Gaia, Ginevra, Davide, Alessia,Irene.

MAMMA NASTRINO

tutte le mamme del mondo, tutte, hanno i nastrini.
tutte le mamme anche quelle che vivono in cielo che fanno le pilote d’aereo o le astronaute.
Le mamme viaggiatrici che scalano le montagne o si avventurano da sole tra i ghiacci polari.
Le mamme domatrici con un carattere da tigre.
Le mamme cannibali che mangiano di baci i loro piccoli.
Le mamme che cucinano orecchie di coccodrillo e code di formica.
Le mamme dottoresse che curano il mal di pancia dei maialini raccontando una storia.
Le mamme leonesse che non tagliano mai le unghie ai loro piccoli.
Le mamme brutte con il naso da strega.
Le mamme belle bianche nere rosse gialle verdi e blu.
Le mamme a strisce e a punti.
Tutte le mamme del mondo hanno i nastrini.
Tanti nastrini lunghi e colorati che legano i loro cuori a quelli dei loro bambini.
nastrini invisibili di stoffa molto elastica che possono allungarsi allungarsi allungarsi…..

accorciarsi accorciarsi accorciarsi…….

Se la mamma vola a New York e il bambino viaggia nel deserto di Timbuktu.
Se la mamma corre in cucina e il bambino si rifugia sotto le coperte.
Se la mamma lavora lavora e lavora e al bambino vengono i puntini delle coccinelle, il raffreddore degli elefanti e la tosse degli asini.
Se la mamma resta a casa e il bambino va a scuola, il primo giorno 8 ore che sembrano 8 anni.
Il tamburo del cuore batte. Tu tum tu tum tu tum,pronto pronto.
L’altro tamburo risponde tu tum tu tum eccomi,un po’ di pazienza!
Mamma e bambino si parlano, da cuore a cuore.
in una lingua misteriosa che solo loro capiscono.
“Mamma mi vuoi bene ?”
“Si come da qui a marte”
” Io di più’ come da qui al negozio di pizze”
I nastrini sono infrangibili,niente puo’ tagliarli…o annodarli…..o dividerli.
I nastrini legano mamma e bambino con il loro alfabeto segreto.

Tratto da “Mamma Nastrino – Papà Luna” – Emanuela Nava – PIEMME 2006

Franca.

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5 Commenti a ““Mamma nastrino””

  1. Margherita Bigano scrive:

    Grazie Franca,

    mi congratulo con Te perchè trovi il tempo per fare tante cose. Cose belle , profonde e piene di sentimento, facendole poi conoscere a chi non è, in questo caso , nel mondo ” dei più piccoli” e mai penserebbe che esistano.
    Conoscenze che possono essere di aiuto a genitori e nonni ma che riempiono il cuore di tenerezza a tanti

  2. Daniela Boscarato scrive:

    Cara Franca,
    con il tuo articolo hai dimostrato ancora una volta di essere sorprendente. Molto tenera la poesia e davvero originale.
    Ma la meravigliosa bimba della foto è Ginevra?

    Complimenti.

  3. Franca scrive:

    No non è Ginevra, ma comunque assicuro che non ha nulla da invidiarle,
    te la presento di persona alla prima occasione.
    Baci.

  4. gaspara scrive:

    piacerebbe anche a me, fare la nonna!

  5. Daniela Boscarato scrive:

    Gaspara, non sei la sola!

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