Vandalismo: un attacco ai più deboli
mercoledì 7 aprile 2010Gli atti di vandalismo sono sempre brutti, sono un gesto contro tutti noi, che siano scritte blasfeme sul muro della chiesa (io non sono credente ma mi danno moltissimo fastidio), “palle” di pietra della piazza fatte rorolare via, cestini sfondati e bottiglie rotte nel vicolo, panchine divelte alla Madonna delle Vigne, sempre sono un gesto contro tutti noi che dobbiamo ripagare i danni e soprattutto che non possiamo usufruire di luoghi e spazi pensati e creati per noi.
(oltre a questo sono segni di non rispetto per una cosa che fin da piccola mio padre mi ha insegnato a rispettare, il lavoro degli altri, il lavoro di chi ha costruito con fatica piccola o grande, le cose che si distruggono)
Ma una cosa è peggio di altre: il vandalismo che si rivolge contro i più deboli, bambini e anziani.
Perchè rompere i giochi per i bambini? non è solo un saltarci sopra stupidamente, rompendo col peso di ragazzoni malcresciuti giochi destinati ai bambini più piccoli ma un romperli deliberatamente (a volte sono arrivati a dar fuoco agli scivoli). Perchè disseminare i campetti di bottiglie rotte? Una volta i bambini andavano da soli a giocare in giro, questi vandalismi rendono le ansie dei genitori più che motivate.
e gli anziani? quelli più deboli, non noi “in gamba”. E’ un danno anche per noi più fortunati non poter camminare senza rischi, non poter vivere in un paese pulito, non poter sederci su una panchina a chiaccherare o leggere, non poter mandare i nostri nipoti da soli al parco gioco, non poterli vedere usare tranquilli i giochi pagati dalla comunità cioè da tutti noi, vandali compresi (o genitori dei vandali).
Però c’è chi è più sfortunato e guarda caso è anche più colpito da questi vandali: per esempio chi frequnta il centro Alzaheimer. Questo centro che ospita per qualche ora al giorno persone colpite da questo gravissimo male dando coì un sollievo a loro e alle loro famiglie è proprio di fianco a un parco giochi e gli stessi che distruggono o danneggiano il parco cercano di distruggere e danneggiare il giardino del centro.
E’ un giardinetto pensato appositamente per queste persone, panchine e fiori per passeggiare e sedere in un luogo piacevole, aiole rialzate per permettere loro di fare un piccolo giardinaggio. Voi penserete che non possa dare fastidio a nessuno, è anche al di là di un muro. Epure questi “incivili” (per non dire altro, scavalcano il muro, rompono le piante, divelgono le panchine, buttano vetri rotti.
Non vi sembra che siano proprio atti contro i più deboli?
io mi chiedo cosa si può fare, le denunce certamente non bastano.
Chiediamo alle autorità di guardare un po’ più spesso le telecamere, di fare qualche giro notturno in più, anche la scuola potrebbe parlarne, ma noi cosa possiamo fare?
Non molto di sicuro, però forse possiamo cercare di educare o “rieducare” figli e nipoti. Molti famigliari sono portati a giustificare, non i vandali in genre, ma i vandali-figli, i vandali-nipoti, non fatelo!! cerchiamo di esercitare quel “controllo sociale” che solo può servire a qualcosa, forse, e cominciamo da quelli più vicini a noi.