EUROPA 1945

Attraverso alcuni ricordi di mio padre voglio raccontare un pochino questa nostra Europa di tanti anni fà.
Lavorare 12_14 ore al gioro per i tedeschi in cambio di un etto di pane e un pò di brodaglia di rape, “al giorno”.
Strisciare sotto i reticolati di notte, per raccogliere qualche buccia di patata scartata dalla cucina, e nel farlo sentire il fischio di una pallottola girarti il berretto.
Vedere tanti compagni ammalarsi e poi sparire, altri finire sotto le bombe alleate.
Dopo la liberazione da parte dei russi macerie e desolazione nelle città tedesche.
Le donne per le strade chiedevano cibo, suscitando pietà anche in chi era stato loro prigioniero.
Quando ero piccola ho sentito più volte mio padre dire: spero  di non vedere mai più la faccia di un tedesco. Ma molti anni dopo, un collega tedesco di mio marito è stato ospite da noi.
L’incontro con mio padre è stato inevitabile e molto commovente. Entrambi stringendosi la mano hanno detto che  mai più deve ripetersi quanto avvenuto.
Sono passati 65 anni ed in questo tempo si è lavorato molto per costruire un’Europa unita in pace. Sicuramente molto resta da fare, ed io sono convinta che questo sia il modo migliore di onorare tutte le vittime e le persone che hanno sofferto tanto.
Attraverso i loro sacrifici e le loro volontà l’Europa è risorta dalle sue ceneri trovando la via dell’unità e della pace.

Piera

1 Commento a “EUROPA 1945”

  1. daniela scrive:

    Ho letto con attenzione il tuo articolo. Io ho avuto una zia ed uno zio deportati in campi di lavoro e concentramento in Germania e ricordo ancora quando ormai più grandicelli iniziaro a raccontare (non molto per la verità) la loro esperienza di deportati.
    Un film dell’orrore raccapricciante!
    Spero vivamente che il ricordo di quanti patirono la deportazione venga tramandato alle generazioni future perchè soltanto conoscendo la nostra storia passata possiamo sperare di non ripetere più gli stessi errori.

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