Fuori dai luoghi comuni, Prelibatezze alla Crema

Noi ci siamo! ed ecco la prima parte del racconto del nostro viaggio in Lombardia. Quando lo abbiamo scritto ci siamo accorti che era troppo “lungo” ed abbiamo deciso di  pubblicarlo a puntate. Partiamo alla volta di … (e per la descrizione delle foto, spostateci sopra il mouse)

Robecco sul Naviglio

Robecco sul Naviglio

Robecco sul Naviglio

Il nostro viaggetto in Lombardia inizia da Robecco sul Naviglio, piccolo e delizioso paese abbellito da fiori a profusione. C’è un’unica strada che lo attraversa, lungo cui si possono ammirare alcune ville che testimoniano i fasti di un tempo che fu. Una breve passeggiata ci porta dritti al ponte sotto cui scorre, lenta, l’acqua del Naviglio popolata da pesci. L’altra sponda è meno abitata: un bar con gli avventori locali seduti fuori a godersi il sole e possibilità, per noi, di passeggiare lungo il corso d’acqua. L’atmosfera che ci circonda è ovattata; siamo molto lontani dai rumori, immersi in una campagna piatta ma non per questo priva di fascino.

Cassinetta di Lugagnano

A pochi chilometri da qui c’è Cassinetta di Lugagnano, un paese dove non esistono case di nuova costruzione e ci si sposa come a Reno in Nevada: dalle 9 alle 24. Il sindaco ha preso alla lettera l’articolo 9 della nostra Costituzione in cui si prevede che il Primo Cittadino tuteli il patrimonio e il paesaggio. Risultato: in questo Comune di 1.800 abitanti, immerso nel Parco del Ticino, non ci sono né palazzoni né centri commerciali. Invece di costruire ex novo, si ricupera con molto gusto e qualità il “vecchio” frazionando in appartamenti non solo le case del centro storico ma anche le splendide ville settecentesche.

Cassinetta Lugagnana

Cassinetta di Lugagnano

Il Comune ha sopperito con intelligente creatività ai mancati incassi derivanti dagli oneri di urbanizzazione. Ha aumentato, con il consenso di tutta la popolazione, in misura molto modesta l’ICI; ha provveduto, senza privare i cittadini dei servizi, ad una riduzione delle spese, quali a solo titolo di esempio quella indirizzata verso il risparmio energetico. E si è anche inventato proventi per oltre 20.000 €, derivanti dai matrimoni, garantendo a prezzi contenuti cerimonie splendide compresa gita romantica in barca sul Naviglio.

Lodi

Il nostro itinerario prosegue alla volta di Lodi; prima però di entrare nel centro cittadino, diamo un’occhiata a Lodi vecchio dove si trova una piccola e comunque interessante area archeologica con resti dell’epoca romana e medioevale.

L'imponente fabbrica di San Bassiano

Lodi vecchio

Infatti, Lodi, entrata in guerra con Milano, è costretta ad arrendersi e il 24 maggio 1111 viene rasa al suolo. Successivamente, quello che restò ancora in piedi della città, venne distrutto nel 1158. Nello stesso anno, Federico Barbarossa per ribadire il suo potere imperiale rifonda il 3 agosto una nuova Lodi, quella attuale.

Lodi

Lodi

Una delle più belle chiese di Lodi, quella nuova, è senz’altro San Francesco che ha la stessa peculiarità costruttiva di San Bassiano, chiesa di Lodi vecchio; è caratterizzata da bifore a cielo aperto: “Dal vano delle due bifore sorrise il cielo con pupille azzurre”  così Ada Negri, la poetessa delle nostre reminiscenze scolastiche, che è qui sepolta; i suoi resti furono traslati dal Famedio di Milano nel 1976.

Lodi Chiesa di San Francesco

Lodi Chiesa di San Francesco

Vandali ... d'epoca

Vandali ... d'epoca

L’architettura di San Francesco, dalla facciata rimasta incompiuta, è un esempio che si sarebbe ben presto diffuso in tutto il Nord dell’Italia. L’interno, su tre navate, conserva sulle sue colonne una ricca documentazione di affreschi realizzati tra il Trecento ed il Settecento di buona fattura. Troviamo anche testimonianza dell’italica “vocazione” al vandalismo fissata per sempre su un affresco di una delle colonne.

Il Duomo, dedicato alla Vergine Assunta, in stile romanico, è una delle chiese più grandi dell’intera Lombardia; la prima pietra, come simbolo della rinata Lodi, fu posta proprio quel 3 agosto del 1158; caratterizzato da un profilo asimmetrico, si affaccia sulla quadrata piazza della Vittoria con i portici che l’abbracciano per l’intero suo perimetro: tutti gli edifici, pur in stili diversi, offrono un quadro armonico.

Il Broletto

Il Broletto

Proprio dietro al duomo c’è la graziosa piazza Broletto su cui si affaccia il Palazzo del Broletto, antica sede del potere; al centro è collocato l’antico fonte battesimale, ora proprietà del Comune. Peccato che l’insieme sia piuttosto celato da insegne, tende, tavolini, eccetera dei locali che vi prospettano.

A pochi passi c’è il Tempio Civico dell’Incoronata, che da sempre appartiene al Comune di Lodi e non alla diocesi.

Lodi

Lodi

Rappresenta il monumento più prestigioso della città e uno dei massimi capolavori del Rinascimento Lombardo. La struttura e la cupola sono a pianta ottagonale, l’interno è impreziosito da sontuose decorazioni in oro, da affreschi, tavole e tele di epoche quattrocentesca e successive.

Un’ultima curiosità: una canzone goliardica ricorda il personaggio di Fanfulla da Lodi celebrato da Massimo d’Azeglio, insieme ad Ettore Fieramosca, per ricordare la famosa disfida di Barletta; il capitano di ventura è comunque rimasta una figura alla quale i Lodigiani sono tuttora affezionati.

Ripalta Guerina

Ripalta Guerina

Ripalta Guerina

A poca distanza l’uno dall’altra, abbiamo pernottato in un albergo convenzionato con una trattoria che ha preso il nome da un grande direttore d’orchestra italiano e  che raggiungevamo a piedi. In questa minuscola frazione, con un pugno di case coloniche, una piazzetta ed una chiesa, c’è un ristorante che mai pensereste di trovare in un posto così fuori dal mondo. E non è finita, perché al piacere dell’ottima tavola si è aggiunto il resto, vale a dire un locale davvero accogliente, arredato con buon gusto, disseminato di strumenti musicali.

Scena dal Film

Scena dal Film

Alle pareti ritratti del direttore d’orchestra Arturo Toscanini, del maestro Giuseppe Verdi e, proprio sotto il bussetano, quello di una giovanissima Lucia Bosé a testimoniare che a Ripalta Guerina hanno girato anche un film, Gli sbandati, nell’ormai lontano 1955.

Le serate si sono “allungate” fino altre la mezzanotte, immersi, com’eravamo in piacevoli conversazioni, inframezzate da stacchi musicali, in compagnia del proprietario, grande anfitrione, e di altri ospiti. Vale davvero la pena segnalarlo: se qualcuno si trova da queste parti, la Trattoria Toscanini è un ottimo riferimento.

Arrivederci alla seconda puntata a …
Marina e Luciano

3 Commenti a “Fuori dai luoghi comuni, Prelibatezze alla Crema”

  1. Franca scrive:

    E bravi i nostri giovanotti che ci segnalano sempre nuove località inconsuete, suggerendo percorsi e visite deliziose. Anche il tempo é stato dalla vostra: sta facendo delle giornate ancora bellissime, nonostante la stagione, il sole é caldo e i colori sono magnifici.

  2. Margherita Bigano scrive:

    Sono veramente contenta che abbiate ripreso a descrivere i Vostri viaggi, per me che non ho tempo di viaggiare sono una piacevole sorpresa, non devo programmare, prenotare , fare valigie e tenere d’occhio gli orari. Basta sedersi al computer, anche in orari impossibili, guardare il video e ……………sognare.

  3. gaspara scrive:

    metterò da parte le vostre idee, pensavo di avere qualche week end libero ma…speriamo a novembre!

Scrivi un commento