Mostra dei Pajetta a Torino – una storia italiana

Giovedi’ scorso ho potuto assistere all’inaugurazione della mostra sulla famiglia Pajetta – una storia italiana, allestita a Torino all’EUT . Circosrizione 3, in Borgo San Paolo, nell’ex stabilimento Fergat, in occasione dei 100 anni dalla nascita di Gian Carlo Pajetta (24 giugno 1911). La mostra sara’ aperta dal 7 al 21 luglio, dal lunedi’ al giovedi’ 14,30 – 17,30. All’incontro erano presenti oltre i familiari, il presidente della Circoscrizione 3, Daniele Valle, il coordinatore della V Commissione Cultura , Marco Casciola, Diego Novelli e l’attore Liprandi Renato (gia’ conosciuto sugli schermi televisivi come responsabile risorse umane di Camera Caffe’), che ha letto alcuni brani tratti dai libri e dalle lettere di Gian Carlo Pajetta.

E’ stato bello il profilo dello statista descritto da Diego Novelli, attraverso i suoi ricordi  e aneddoti.  Incisivo e sintetico, non privo per questo di forte commozione, e’ stato   l’ intervento di Gaspara che ha ricordato la figura di suo padre secondo i suoi ricordi personali. E’ seguito poi un filmato in cui si è assistito in diretta ad un discorso di Gian Carlo Pajetta, grande comunicatore,  uno dei massimi esponenti del partito comunista italiano del secondo dopoguerra, durante una campagna elettorale, a sostegno del partito, dove trattava dell’integrita’ morale dei politici, tema di grande attualita’ oggi, nonostante gli anni, in cui trapelava il grande valore morale dello statista, la sua onesta’ e la forza dell’espressione dei suoi principi.

La mostra riporta parecchi pannelli con fotografie della famiglia Pajetta al completo e poi singoli espositori dedicati ai tre fratelli : Gian Carlo, Giuliano e Gaspare, morto a 17 anni nel 1943 in Val d’Ossola.  La mostra vuole ripercorrere la vita degli esponenti della famiglia, testimoniare il loro impegno politico  sin da giovanissimi al servizio del popolo italiano nella guerra di liberazione dal regime fascista. Impegno pagato con l’espulsione a soli 14 anni da tutte le scuole italiane e sospensione della madre dalla sua attivita’ di insegnante, anni di prigionia, esilio (per Gian Carlo); campi di concentramento (per Giuliano), esilio e massimo sacrificio della vita (per Gaspare), per coprire la ritirata di un nucleo di partigiani in Val d’Ossola.

Toccante la mostra per la testimonianza del valore dei componenti tutti dell’intera famiglia Pajetta, della loro viva intelligenza, del loro spiccato senso di liberta’ e di spirito di servizio, reso tangibile dal loro impegno civile e politico al servizio del popolo. La giusta e voluta ambientazione nel borgo di appartenenza, il borgo San Paolo dove la famiglia Pajetta viveva è altrettanto carica di significato e di riconoscenza.

Vi consiglio vivamente di andare a vederla.

E concludo con le parole della mamma  Pajetta, Elvira Berrini, maestra elementare, che  segui’ e appoggio’ sempre l’impegno politico dei suoi figli. Questi i  consigli dati ai suoi figli e ai propri alunni:

” Aprite gli occhi, tendete gli orecchi, state sempre coi vostri cinque sensi attenti e vigilanti.  V’e’ tanto da godere! Ma tutto quasi all’infuori della vita umana e sentimentale. Luce, calore, linea, armonia, imparate a comporre di questo la vostra vita. Non chiedete a ogni cosa più di quanto possa dare. Una carezza agli occhi, una gioia al cuore. Guardatevi intorno, miei piccoli svegli, curiosissimi figlioli. E mi pare che l’insegnamento sia ampiamente raccolto.”

Franca.

Gasparamostra

2 Commenti a “Mostra dei Pajetta a Torino – una storia italiana”

  1. gaspara scrive:

    grazie per l’articolo, ad ogni modo la mostra sarà esposta a Volpiano nel mese di settembre, il 24 e 25

  2. gaspara scrive:

    ieri sera il TG3 ne ha parlato!

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