Il canto degli Italiani – coro di Michele Novaro

Ieri sera, venerdì 25 marzo 2011, si è tenuto un concerto nella sala polivalente di Via Trieste da parte del coro Michele Novaro.

La serata era organizzata da Terre di Fruttuaria, ospiti del Comune di Volpiano. Il coro era diretto dal maestro Maurizio Benedetti, al pianoforte l’unica donna , Ilaria Schettini, voce narrante Mario Brusa. In occasione del 150° anniversario dell’Unita’ il coro ci propone “Il canto degli Italiani”, una raccolta di composizioni che descrivono la nascita del nostro inno nazionale avvenuta nel lontano 1847, il 10 novembre, in casa di Valerio Lorenzo a Torino (genovese), presenti Novaro Michele (anch’esso genovese),  Felice Luigi Rossi, Vittorio Bersezio, Ulisse Borzino. Scritto  dall’ allora ventenne studente e patriota Goffredo Mameli, musicato quindi  a Torino da  Michele Novaro, il Canto degli Italiani,  nacque in quel clima di fervore patriottico che già preludeva alla guerra contro l’Austria. L’immediatezza dei versi e l’impeto della melodia ne fecero il più amato canto dell’unificazione, non solo durante la stagione risorgimentale, ma anche nei decenni successivi.

Il coro Novaro ha poi eseguito   s’ Hymnu sardu nazionale , era l’inno dell’Italia monarchica, eseguito obbligatoriamente persino nelle accademie militari durante le manifestazioni ed esercitazioni e alla fine della messa (fino alla caduta della monarchia).  Sotto il fascismo eseguito assieme alla Marcia Reale e a Giovinezza nelle manifestazioni ufficiali.  Poi è stata i cantanti hanno eseguito  “ La Coccarda” sempre del 1847  scritto in onore di Carlo Alberto, quindi “ Addio mia bella addio” , un canto poopolare del 1848.  A seguire musiche di Verdi: “Suona la tromba” e “Viva l’Italia”.

Quindi  il coro  ha dedicato alcuni brani alla figura di Garibaldi : ” Camicia rossa”, canto popolare e “Inno a Garibaldi”.

Una parentesi simpatica è stata l ‘esecuzione della “Bella Gigogin”, che tutti conosciamo e che tutti abbiamo cantato. Infine a solenne chiusura della serata e del percorso letterario c’e’ stato proposto l’Inno di Mameli, prima eseguito dal coro e poi da tutti noi, in piedi. Nelle immagini che ho rivisto a casa mi ha colpito una bambina che canta convinta l’inno nazionale e tiene una mano sul cuore a simboleggiare l’importanza del momento, questo gesto mi fa ben sperare nelle generazioni future, sperando che quella bimba non fosse l’unico caso.

Vi ricordo che l’inno “Fratelli d’Italia” o ” INNO DI MAMELI” è diventato dopo il 1946  l’ “inno nazionale”. Dopo l’annuncio del papa PIO IX a mobilitarsi contro l’ oppressore, il popolo si anima di nuova linfa e sulle parole del  Mameli che gia’ aveva combattuto e sperato in un’Italia unita, convinto mazziniano quale era, il Novaro musica un sogno: un’immensa pianura che raccoglie gente da ogni dove e questa gente si anima di fronte all’annuncio del Papa e prende forza e coraggio; da qui il concitato e incalzante coro che risponde al proclama di Pio IX. Alle parole del Mameli, il Novaro aggiunge semplicemente quel SI’ a fine strofa, a rafforzare il giuramento ” Siam pronti alla morte, l’Italia chiamo’”.

La serata è stata appassionante e trepidante.  Devo dire che non avevo mai cantato l’inno per intero e le parole, mi hanno colpito profondamente, le ho trovate di un’attualità impressionante.

Sono convinta dei principi di unità affermati con  lungimiranza  e fede dai nostri padri fondatori, sanciti da Dio e dagli uomini che hanno combattuto, creduto e sperato in quei valori.

Mi sembra così assurdo  che alcuni oggi, affermino il contrario e vogliano la divisione di questa nostra Italia. Possibile che la memoria sia così corta…….

Franca.

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1 Commento a “Il canto degli Italiani – coro di Michele Novaro”

  1. DANIELA B. scrive:

    Sì davvero un’esibizione di rilievo quella del Coro di Michele Novaro. Il coinvolgimento è stato immediato per l’energia e la bravura trasmessa fin dalle prime note. Quando poi si sono uniti a noi per cantare l’Inno di Mameli con la loro voce tonante, chiara, impostata hanno saputo catturare tutto l’entusiasmo
    dei presenti. Grazie Franca per farci rivivere attraverso la tua accurata esposizione i sentimenti e l’emozione della serata.

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