Gita a Hautecombe e Chambery

Chambery

Cattedrale di Chambery dedicata a San Francesco di Sales

Cattedrale di Hautecombe

Cattedrale di Hautecombe

Maria Cristina, moglie di Carlo Felice

Maria Cristina, moglie di Carlo Felice

Sabato scorso abbiamo avuto modo di partecipare ad una gita ad Hautecombe con gli amici del passato e altri gruppi di Mappano, Borgaro, per una messa in suffragio di Umberto II di Savoia e MariaJose’, sepolti a Hautecombe.

Era da tempo che ci eravamo riproposti di vedere la splendida cattedrale risalente all’anno 1100 che si affaccia sul lago del Bourget in Savoia e pertanto non ci siamo persi l’occasione. Seppure il tempo non fosse dei migliori, non ha piovuto se non verso le cinque di sera, a giornata e cerimonia terminate.  Il viaggio di andata è stato piacevole, con doverosa pausa caffe’: verso le 10 siamo arrivati a Chambery, capoluogo della Savoia, popolata da ca. 61mila abitanti attualmente, appartenuta al Regno di Sardegna fino al 1860 con il nome di Ciamberi. E’ stata fondata nel X secolo intorno ad un maniero, passò poi nelle mani di Goffredo di Chambery nel secolo successivo; in seguito Berlione II diede vita alla città di Villeneuve, che fu unita al vecchio nucleo nel 1288 ad opera di Amedeo V di Savoia.   Sulla piazza principale si affacciano eleganti palazzi appartenuti all’aristocrazia savoiarda. Ovunque ancora oggi spiccano gli stemmi  di casa Savoia. Uno dei palazzi più importante é appunto il Castello dei Duchi di Savoia, fondato nel XIII secolo, rimaneggiato in più riprese, ma conservandone sempre la funzione amministrativa. Accanto spicca la bella torre campanaria della cappella con 70 campanelle tuttora funzionanti. Purtroppo il castello era chiuso e non abbiamo potuto visitarlo, così pure la torre. Abbiamo poi finalmente trovato la cattedrale, dopo alcuni giri a vuoto. E’ dedicata a Saint Francois de Sales, antica cappella francescana nel XV secolo, divenuta cattedrale nel 1779, possiede la piu’ vasta collezione di pitture trompe d’oeil d’Europa, realizzate nel 1835. Di ispirazione bizantina é invece un bel dittico in avorio del XII secolo. La cattedrale é di stile gotico, dietro l’altare campeggia una copia della Santa Sindone, a ricordo delle riparazioni avvenute ad opera delle suore di Chambery appunto, dopo i danni provocati al Sacro lenzuolo da un incendio. Bello anche il chiostro con un magnifico glicine all’interno. Da vedere é anche la fontana degli elefanti, eretta nel 1838 in memoria delle gesta di un Conte del luogo in India. Purtroppo il tempo (3 ore scarse) era poco e abbiamo dovuto lasciare la cittadinaverso l’una. Abbiamo pranzato a Aix les Bains per avvicinarci a Hautecombe: l’impressione molto parziale era però di una cittadina termale piacevole. Dopo una buona crepe salata, molto delicata, di grano saraceno, siamo arrivati sul lago, all’abbazia.  La chiesa abbaziale é lunga 70 metri e larga 30, in stile gotico romanico. Tutti i pilastri furono trasformati in monumenti ciascuno con statue, bassorilievi in memoria dei principi di Savoia. Le statue sono ca. 300, di cui tre di particolare menzione: La pietà (Benedetto Cacciatori), il re Carlo Felice (Cacciatori) e la Regina Maria Cristina (Albertoni). Sulle pareti ci sono degli splendidi affreschi del Vacca e del Gonin. I Savoia ebbero tre principali luoghi di sepoltura: Hautecombe per signori, conti e duchi, Superga per i re di Sardegna e il Pantheon a Roma per i re d’Italia. Ad Hautecombe vi sono sepolti anche Umberto II (re di maggio),  che non potè rientrare neanche  da morto in Italia e sua moglie Maria Jose’. Alle 15 è stata celebrata una messa in loro suffragio. Erano presenti il principi Vittorio Eamnuele III e la moglie Marina Doria e numerosi membri degli ordini dei cavalieri di Malta, cavalieri di Vittorio Emanuele, servizi d’ordine, personaggi dell’aristocrazia piemontese e persone comuni. Ha celebrato la messa il vescovo di Chambery: la funzione era in italiano e la predica in francese. Un coro di Rivoli ha eseguito con perizia alcuni brani. Al termine della cerimonia, le persone interessate andavano a rendere omaggio ai principi: era bello veder sfilare in pompa magna tutti quei nobili, sfarzosamente vestiti.

Mentre salivamo sul pullman cominciava a cadere una fitta pioggia che ci ha accompagnato nel viaggio di ritorno. Peccato la giornata grigia, perche’ il posto era veramente incantevole.

Franca.

1 Commento a “Gita a Hautecombe e Chambery”

  1. DANIELA B. scrive:

    Cara Franca,
    attraverso il tuo articolo ho viaggiato con te anche se virtualmente; la tua esposizione così ricca di dettagli rende partecipi soltanto leggendo.
    Molto belle le fotografie.

    Grazie, un abbraccio

    Daniela

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