Amori e Selvaggina – Vita privata di Vittorio Emanuele II

Presentazione libro "Amori e selvaggina" Vita privata di Vittorio Emanuele II

Presentazione libro "Amori e selvaggina" Vita privata di Vittorio Emanuele II

Sabato 23 ottobre nella cappella di San Rocco a Volpiano, Dino Ramella, scrittore ha presentato il suo nuovo libro ” Amori e Selvaggina” – Vita privata di Vittorio Emanuele II edito da Ananke.L’anno scorso aveva presentato ” Ritratti Sabaudi”. L’evento e’ stato organizzato da “Gli Amici del passato”, in collaborazione con l’Associazione “Terra di Guglielmo”. Erano presenti oltre l’autore  Pierangelo Calvo, per “Gli Amici del passato”, Francesco De Leo per ” Terra di Guglielmo”, l’Assessore alla cultura Dott. Emanuele De Zuanne per il Comune, il Cav. Gino Gronchi, lo storico Tomaso Ricardi di  Netro  e il Comm. Ubaldo Revel Chion, rappresentate della famiglia Savoia. Lo storico Ricardi di Netro ci ha presentato la figura di re Vittorio Emanuele II, nato nel 1820, salito al trono del Regno di Sardegna il 23 marzo 1849, in seguito all’abdicazione del padre, Carlo Alberto, avvenuta sul campo di battaglia di Novara dopo la sconfitta piemontese nella I guerra d’indipendenza. Mantenne in vigore e difese lo Statuto albertino, rispettò i limiti concessi al sovrano dalla carta costituzionale e si guadagnò l’appellativo di Re galantuomo. Pur essendo di sincera fede cattolica, sostenne negli anni Cinquanta la politica antiecclesiastica del governo piemontese e, nonostante i cattivi rapporti personali, assecondò la politica interna ed estera di Cavour. Nel marzo del 1861 fu proclamato primo re d’Italia. Trasferitosi con la corte da Torino a Firenze nel 1864, nel 1870, dopo la fine dello Stato Pontificio, si insediò nel Palazzo del Quirinale, a Roma. Vedovo dal 1855 della regina Maria Adelaide di Asburgo-Lorena (con la quale si era unito in matrimonio nel 1842), sposò morganaticamente la popolana Rosina Vercellana, dopo averla creata contessa di Mirafiori. Dopo una breve malattia (diagnosticata dai medici di corte come una pleuro-polmonite con probabili complicazioni malariche), Vittorio Emanuele II morì a Roma il 9 gennaio 1878.

Il Ramella ha voluto invece nel suo libro raccontare   il lato umano e  passionale del re. Le sue grandi passioni furono infatti la caccia, le donne e gli animali.  Vengono raccontati episodi inediti , abitudini, curiosità e aneddoti divertenti della figura del re, grazie al contributo di uno dei pronipoti: Vittorio Gromis di Trana e altri amici. Ne scaturisce una lettura snella e coinvolgente a detta degli ospiti presenti che già avevano potuto visionare il libro. Inoltre parecchie sono le fotografie allegate e le incisioni d’epoca.

Abbiamo acquistato il volume, che potrete trovare nella biblioteca “Terra di Guglielmo” a Palazzo Olivero. Sono curiosa di leggerlo.

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