27/01/2010 Giorno della memoria

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E’ accaduto in Europa, terra di musicisti, scrittori, poeti, culla di civiltà.
Il 27/01/1945 furono abbattuti dalle truppe sovietiche i cancelli di Auschwith e il mondo intero ammutolì.
Ricordando le vittime di tutti i genocidi perpetrati in ogni parte del mondo:
dal libro di PRIMO LEVI, la poesia

        SE QUESTO E’ UN UOMO

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
considerate se questa è una donna,
Senza capelli  e senza nome
Senza più la forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

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Piera

4 Commenti a “27/01/2010 Giorno della memoria”

  1. Gaspara scrive:

    Chi s’aggrappa al nido

    non sa che cos’è il mondo,

    non sa quello che tutti gli uccelli sanno

    e non sa perché voglia cantare

    il creato e la sua bellezza.

    Quando all’alba il raggio del sole

    illumina la terra

    e l’erba scintilla di perle dorate,

    quando l’aurora scompare

    e i merli fischiano tra le siepi,

    allora capisco come è bello vivere.

    Prova, amico, ad aprire il tuo cuore alla bellezza

    quando cammini tra la natura

    per intrecciare ghirlande coi tuoi ricordi:

    anche se le lacrime ti cadono lungo la strada,

    vedrai che è bello vivere.

    questa poesia l’ha scritta un ragazzo nel campo di Terezin, in questo campo furono racchiusi 15.000 ragazzi tra i 12 e 16 anni, di loro ci resta una testimonianza terribile, 4000 disegni e 66 poesie. Terezin era un campo di transito, ma molti morirono qui, altri nei campi di destinazione, solo 100 sopravvissero

  2. Piera Camoletto scrive:

    Non conoscevo questa località e cliccando sul nome ho potuto leggere tante belle poesie e vedere i disegni realizzati dai ragazzi del campo.
    La poesia che hai pubblicato è bellissima e ci fa capire il grande dono della vita.
    Questo ragazzo amava tanto vivere e sapeva cogliere gioia in ogni dono del creato ed in ogni piccola cosa.

  3. Franca Busi scrive:

    dopo tanto tempo ho avuto la possibilita’ di entrare sul blog volpi argentate ,mi ha fatto molto piacere leggere le poesie sul giorno della memoria e sul gioco delle foto.Abbiamo cosi la possibilita’ di risvegliarci dopo tanto letargo con l’aiuto del nuovo compiuter che l’Uni Tre ha messo a disposizione nella stanza di palazzo Oliveri.Amici del Blog chi ha piu’ tempo a disposizione si inserisca cosi non viene vanificato quello che abbiamo imparato.Un saluto a tutti

  4. antonetta riti scrive:

    Ho letto anch,io le poesie sono belle voglio scrivere questa che mi piace questa si chiama Vorrei andare sola Vorrei andare sola dove c è un altra gente migliore in qualche posto sconosciuto. Dove nessuno più uccide.Ma forse ci andremo in tanti. Verso questi sogno in mille forse e perchè non subito Alena Sykova 1926 sopravvissuta

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