AZZARDO MORALE

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Di ritorno dalla camminata in Vauda, dopo aver scansato depositi di immondizie, pubblico l’articolo di un volpianese sensibile alle problematiche ambientali.

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AZZARDO MORALE

Anche a Volpiano ci sono angoli apparentemente incontaminati, belli e suggestivi, d’altronde la natura è molto generosa.

E’ pur vero che ponendo più attenzione, si scopre per esempio, che le acque del ruscello nella foto (rio S.Giovanni) non sono così limpide e incontaminate: inquietante schiuma bianca affiora a tratti sulla superficie.

In queste acque nuotano pure dei pesci, ma si sa che ormai da molte generazioni, questi animali si sono adattati a vivere in qualsiasi liquido.

 

“Mamma voglio vedere i pesci” supplicava un bambinetto su ponte del rio, alla giovane mamma: “Va bene, ma guai a te se giochi con quell’acqua, potrebbe infettarti”!

Non sarà così drammatica, però osservando ancora meglio si notano pezzi dell’ormai onnipresente plastica appesa alle radici delle piante.   Per dirla tutta, nel fare la foto ho dovuto scansare un bel po’ di rifiuti accatastati sulle sponde

Pur tuttavia lo scorcio è allettante: due piante di circa trent’anni con muschio, offrono al passante un paesaggio più irlandese che volpianese.

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Ahimè durerà poco! Prima o poi le motoseghe faranno il loro implacabile lavoro.Quest’inverno hanno colpito duro, sono spariti interi boschetti in pianura e interi rivi boschivi in Vauda.

Altro che tagli ordinati e selettivi di un tempo! Ora è di moda il disboscamento stile “A’ basta ca’ sia!”

Un noto scrittore italiano, in uno dei suoi libri, ammoniva il lettore con queste parole: “col rispettare il mondo, col pensare che questa terra non l’hanno data a Te, che è di tutti e Tu non puoi impunemente metterti a tagliare e a fare buchi…

Così aperti i varchi e liberate le superfici, ecco arrivare puntualmente l’immondizia: sfalci, mobili, straripanti sacchi di plastica, macerie edili e di tutto e di più.

La brughiera avrà il sopravvento anche se qualcuno continuerà a definire boschi questo groviglio di rovi, immondizie e robinie spinose.

Volpiano non ha mai preteso d essere annoverato tra i luoghi più ameni del cosiddetto “Bel Paese”, ma per uno che qui è nato, è sofferenza pura assistere al degrado irreversibile.

Per non sembrare patetico dovrò, prima o poi, ingrossare le file dei più, che voltando la faccia dall’altra parte consigliano: “ Laissez-faire, laissez-passer”!

Michele Viola

 

 

 

 

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