Ricordo della Signorina Rosalia

 

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Non essendo nata, né cresciuta a Volpiano, ma essendoci arrivata solo in età adulta e lavorativa, non avevo mai incrociato la Signorina Rosalia.  Qualche anno fa, ormai in pensione la incontrai davanti all’agenzia di Gennari e fu Lei a chiedermi di mia madre, voleva sapere come stava; sapeva chi ero, perché mi disse, avevo lo stesso sorriso di mio padre e mi raccontò di come, entrambi lettori accaniti, si scambiavano libri di avventura. Era riuscita a creare subito quella familiarità che ti invogliava a fermarti per chiacchierare con Lei. In un’altro incontro le avevo parlato di una sua foto che avevo trovato per caso, che la ritraeva giovane, con un’ amica, a Torino , con un’aria spensierata e fu in quella occasione che mi invitò ad andare a trovarla per mostrarmi altre fotografie. Certo ne aveva di storie da raccontare, novant’anni di vita vissuta, testimonianze fervide del nostro paese e della sua gente. Marina Borge ha scritto un bel racconto su di Lei, che mi ha permesso di conoscerla meglio. Mi resta il rimpianto di non aver accettato l’invito, anche se tante volte, passando davanti a casa sua, avrei voluto suonare ed entrare per incontrarla e passare del tempo con Lei, sarebbe stato oltremodo piacevole e prezioso, ma non ho mai osato, perchè non avevo tutta quella confidenza…., anche se sono certa, mi avrebbe ben accolto. Grazie  Signorina comunque per quegli incontri che abbiamo avuto e per tutto quello che ha fatto per i ragazzi di Volpiano e non solo, per tutte le persone che ha conosciuto ed incontrato nel corso della sua lunga vita, che conservano di Lei bellissimi ricordi. Riconoscevi subito in Lei un’intelligenza vivace, una vasta cultura, che non ostentava per niente, la sua allegria traspirava dai suoi occhi brillanti, nonostante l’età. Aveva una visione della vita positiva e una fede incrollabile nei giovani e nelle loro inaspettate risorse. Mi auguro che coloro che le sono stati vicini e i suoi parenti, non disperdano il patrimonio di ricordi e testimonianze che la Signorina ha lasciato dietro di sé, sarebbero preziosi cimeli e pagine della storia di Volpiano, che il paese e la sua gente avrebbe piacere di conservare, di trattenere, quasi a voler impedire alla Signorina di accomiatarsi con la sua eleganza da tutti noi… Riposi in pace, dolcissima Signorina.

 

Franca Furbatto

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