Cantagiro tutto italiano – Napoli

 

Da Torino ci spostiamo al sud e comincerei con Napoli, una delle città, se non la più rappresentativa della canzone italiana nel mondo. Santa Lucia luntana é una canzone del 1919, scritta da E.A. Mario, dedicata ai tantissimi emigranti napoletani che partivano dal porto di Napoli alla volta di terre lontane ( molte volte le Americhe). Le parole del brano sono riferite ai sentimenti che quegli uomini e donne provavano allontanandosi dalla terraferma, fissando il pittoresco panorama del borgo di Santa Lucia, ultimo scorcio della loro terra che riuscivano a vedere, sempre più piccolo all’orizzonte. La canzone divenne subito un successo popolare, ma fu molto importante anche da un punto di vista sociale, perché faceva emergere una piaga allora misconosciuta: la realtù dell’emigrazione. Tra il 1800 e i primi del 1900 furono milioni gli italiani che emigrarono verso altri paesi, molti erano napoletani e si imbarcavano dal molo di Napoli Umberto I. Non portavano molti bagagli con loro, le poche cose che possedevano, la loro cultura, la loro cucina, le loro tradizioni, le loro canzoni. Così all’estero conobbero un’altra Italia, che non era quella delle Antichità e dell’Arte, ma quella di gente semplice, con tanta voglia di vivere, che si adattava a tutto pur di sopravvivere, legata alla famiglia e alla loro Terra e che raccontava la loro storia proprio attraverso le canzoni.

Curiosità E.A.Mario é lo pseudonimo di Giovanni Ermete Gaeta, fu un paroliere e compositore napoletano, autore di numerose canzoni di seccesso. Non scriveva solo in napoletano, ma anche in italiano, una delle sue canzoni più famose fu “La leggenda del Piave”, la scrisse di getto nella notte del 23 giugno 1918, a seguito della vittoria dell’esercito italiano e divenne una sorta di “inno nazionale”.

 

Franca

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