Una fornace internazionale

In uno di quegli angoli del nostro Canavese, belli e verdissimi, allestita in una ex manifattura storica, dal 28 luglio, data dell’inaugurazione, c’è una mostra che vale veramente la pena di visitare.

Al Centro Ceramico “Fornace Pagliero” a Spineto si arriva da Castellamonte in direzione Cuorgnè e ad accogliervi, a fil di strada, troverete una villa ottocentesca appena restaurata con le decorazioni in cotto proprie dei luoghi.

CardinaliQuando entrerete nel cortile vi renderete subito conto che la trasformazione della vecchia fornace in spazi espositivi artistici e culturali è stato un piccolo miracolo. Per apprezzarne il totale recupero basta alzare lo sguardo verso le ciminiere che occhieggiano dietro la nuova costruzione: è un attimo riandare, con il pensiero,  ai tempi della rivoluzione industriale, quando Enrico Pagliero fonda nel 1814  quella che diventerà la più antica fabbrica di ceramica di Castellamonte.

I visitatori, attraversando l’intero spazio espositivo, verranno catturati, prima ancora dei contenuti,  dalle mura e dalle gallerie interne a volte di mattoni,  dai soffitti in legno di alcuni saloni e dalle vecchie e solide scale in pietra.

A dire il vero le mostre che si possono visitare sono tre: Figure del fuoco, Sculture capolavoro di Giorgio De Chirico e Omaggio alla ceramica.

De ChiricoOccorre pensare che gli artisti hanno esposto le loro opere in un luogo – che in passato ha conosciuto anche la fatica del lavoro pesante –  passando dall’ambito industriale a quello artistico. Al di là di questa considerazione, il risultato è sorprendente: gli oggetti esposti prendono vita amalgamandosi con i colori delle pareti, la fattura dei mobili e delle vetrine che li ospitano.

Non vogliamo, né intendiamo sostituirci ai critici d’arte, tuttavia giudichiamo importante segnalarvi che le opere esposte, pur diverse tra di loro, sono tutte molto interessanti e, al di là della nostra competenza in materia, la mostra ci è piaciuta molto.

I pendagli dai colori sgargianti che ricordano eleganti ornamenti, vasi la cui superficie è definita “pelle d’elefante” perché questo è  esattamente il risultato ottenuto dall’autore, gli omini stiliti colorati in cima a colonnine, i volti e i colli alla Modigliani e dalle espressioni che attraversano gioia e dolore secondo gli stati d’animo.

Giganti, piatti e formelle dai colori variegati  che occupano intere porzioni di pareti. I motivi per cui  abbiamo apprezzato le tre mostre  sono davvero tanti ma vorremmo evidenziarne uno in particolare: per la prima volta l’arte moderna è riuscita a fornirci una chiave di lettura diversa, meno complessa. Siamo entrati subito in sintonia con le opere che ci hanno ricambiato, regalandoci piacevoli emozioni.

Orari di visita: sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00. Dal martedì al venerdì dalle ore 16.00 alle 19.00. L’ingresso è € 5,00 e il telefono 0124582642.

Marina e Luciano

1 Commento a “Una fornace internazionale”

  1. gaspara scrive:

    fino a quando dura? mi piacerebbe vederla

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