SCOPRIAMO I POETI VOLPIANESI…..

Mi è stata recapitata questa poesia   scritta da una volpianese  che  volentieri  trascrivo per tutti Voi.

P  A  C  E

Si predica e si canta pace   

da torri e bastioni agguerriti,

si tendono mani di pace

su mine e su fili spinati,

si indicano marce di pace

per vie dissestate dall’odio,

si firmano trattati di pace

appena di un giorno e una notte,

si scambia  l’abbraccio di pace

con labbra odoranti di sospetto,

di Giuda in agguato a tradire.

Eppure la pace è speranza

ancora nel cuore dell’uomo,

non segno che sfuma e dilegua

ai primi chiarori dell’alba,

da quando, appeso alla croce,

il vero fautore di pace ha gridato

“Padre, perdona a questi fratelli tuoi figli

che ancora non sanno”

(Domenica Bottino)

Se venite a conoscenza  dei volpianesi che  scrivono poesie , invitateli a trascriverle sul blog   o  provvedete  Voi blogger.

3 Commenti a “SCOPRIAMO I POETI VOLPIANESI…..”

  1. Daniela B. scrive:

    Bravissima Domenica: la poesia è molto profonda e ben scritta. poichè Domenica è anche una mia vicina di casa provvederò personalmente a farle i complimenti
    che intanto le estendo attraverso il blog.

  2. gaspara scrive:

    è vero, di pace si parla tanto ma spesso pensando a guerra

  3. Luciano G. scrive:

    Davvero complimenti, sono riflessioni che ognuno di noi ha dentro ed interrogativi che ognuno di noi si pone. Purtroppo però già i nostri antenati Latini, un paio di millenni fa, ragionavano con “Si vis pacem, para bellum” (se vuoi pace, prepara la guerra); oppure anche “Paritur pax bello” (la pace si ottiene con la guerra, Cornelio Nepote); e ancora “Si pace frui volumus, bellum gerendum est” (Se vogliamo vivere nella pace, dobbiamo portare guerra, Cicerone)”. Cosa è cambiato dopo venti secoli? Solo le armi: sono diventate più sofisticate, in grado di uccidere una parte di umanità sempre maggiore. La guerra è sempre un delitto.

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