Walter Savant Levet . concerto per organo 18 marzo 2011

Venerdì sera 18 marzo abbiamo assistito nella nostra chiesa parrocchiale ad un concerto per organo eseguito dal maestro Walter Savant Levet. Per celebrare i 150 anni dell’Unità di’Italia il maestro ha presentato alcuni brani di musiche risorgimentali quali: “le sanguinose giornate di Milano”, “Allegro brillante”, “Suoni la tromba e intrepido” dai Puritani, “Va pensiero” di Verdi, un omaggio a Bellini, e ancora musiche di Giuseppe Perosi.

E’ stata una serata emoziante, anche per chi non è così avvezzo ad ascoltare questo tipo di musica, perchè la qualità dell’esecuzione aveva dell’increndibile e faceva vibrare i nostri animi unita poi al colore dei suoni magistrali del nostro organo hanno fatto sì che la serata fosse un successo. Erano presenti circa duecento persone. Ad ogni esecuzione il maestro si affacciava alla balaustra i si offriva al suo pubblico, tendendo le mani verso la platea, quasi a coglierne le vibrazioni. Si’ perche’ il nostro artista è cieco dalla nascita, quindi pensate tutte le esecuzioni a memoria, non c’è musica da leggere, quanta energia poi nel preparare e variare i timbri per le esecuzioni e con i piedi muovere le barre giuste, oltre naturalmente alle mani che correvano con maestria sui tasti. Avevamo a disposizione un grande schermo che proiettava l’immagine del maestro, ma io personalmente ho preferito chiudere gli occhi e ascoltare la purezza dei suoni, mi sembrava di concentrarmi di piu’ sull’ascolto, senza distrazioni.

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2 Commenti a “Walter Savant Levet . concerto per organo 18 marzo 2011”

  1. DANIELA B. scrive:

    Cara Franca anch’io ho partecipato al concerto per organo del maestro Savant Levet e posso condividere il tuo entusiasmo per la maestria con la quale i brani sono stati eseguiti; quanta energia e quanto impegno tenuto conto che il Maestro è non vedente. Ti confesso che anch’io ho chiuso gli occhi per seguire meglio il concerto e non essere distratta dalle immagini che si proiettavano. E’ stato molto bello lasciarsi trasportare dalla magia della musica. Ciao

  2. Piera Camoletto scrive:

    Guardare il mondo attraverso la musica, coglierne l’anima e donarla a noi nella sua purezza.
    Il nostro organo respirava, viveva all’agile tocco delle sue dita,
    grande grande!!!

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