“EL GA EL SUV”

Noto un altro tratto che accumuna questo luogo:  le macchine qui sono tutte lucide e costose. Le carrozzerie lavate da poco, le portiere non hanno graffi e gli specchietti sono perfetti. Risplende sul parabrezza quel tipo di benessere che è il controcampo della sicurezza…” Da  – una cartolina da Volpiano – di Federica Manzon.

Si vedono arrivare sulle grandi macchine, con lamiera che manda bagliori nel sole (anche quando piove). Dentro c’è LEI: bella, giovane, arrapata. Qualche volta c’è  LUI, con il vestito griffato. Tutti e due nascosti dalle lenti scure degli occhiali da sole (anche quando piove).

Si fermano in seconda, terza fila, bloccano il traffico (loro possono). Non imprecano mai (anche quando piove). La sosta è breve: il tempo sufficiente a far scendere il pargolo e la pargola (normalmente biondo/a anche quando piove).  Poi ripartono sgommando e girando lo sguardo per riceverne ammirazione e consenso.

Siamo a Volpiano, siamo davanti alle scuole elementari e medie. Il rituale si ripete tutti i giorni ma i veri protagonisti sono loro. I SUV. Eh si! Il volpianese “el ga el SUV“.  Come nella vita di successo ha la doppia trazione sempre inserita! Il SUV è bello, grande, splendente (anche quando piove), non è  economo, non è made in Italy. è LUI il vincente, è LUI il futuro! “Noi speriamo che la crisi continui”

Daniela Boscarato

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1 Commento a ““EL GA EL SUV””

  1. gaspara scrive:

    eh no, sbagli, purtroppo non ripartono sgommando! restano lì a curarsi il pargolo con gli occhi e soprattutto a chiaccherare occupando un posto e mezzo o due oppure in seconda fila
    e non sono solo giovani e belli 🙂 c’è anche qualcuno più maturo (?) che ci va a fare commissioni, magari anche solo a prendere il pane
    già io considero i SUV macchine “inadatte a centri storici e paesi”

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