I laghetti

A Volpiano appena si esce dal paese, non importa in quale direzione, è facile imbattersi in una serie di piccoli laghi che si sono formati grazie all’attività estrattiva di cave, effettuata nel passato.

Se poi si decide, in bicicletta naturalmente, di imboccare via Trieste per dirigersi verso la cascina Casne ecco che, strada facendo, si scorgono i primi specchi d’acqua senza pretese.

Occorre proseguire per vedere quelli più grandi con le sembianze del lago classico. Non tutti hanno un nome ma i più fortunati ne hanno di suggestivi: Azzurro, Martin Pescatore…Chi fruisce da sempre di questi luoghi sono, ovviamente, i pescatori che trascorrono l’intera giornata alle prese con le loro lenze, in paziente attesa che qualche pesce si faccia vivo. La pesca, secondo me, non è solo una passione che si combina con un rituale che si ripete lungo l’arco della giornata; ma racchiude nelle sue varie sfumature una vera e propria “filosofia di vita.”

Per i non sportivi il lago offre da sempre un clima di relax, la possibilità di passeggiare lungo le sue sponde e di godere dello spettacolo della natura.

Oltre un certo limite i laghi finiscono ma se si prosegue lungo il perimetro delimitato dal Deposito Agip entrando così nella zona industriale, ecco che il cerchio si chiude su quello che potremo definire il nostro piccolo Canada. (Per non parlare degli altri laghetti disseminati sul nostro territorio)!

 

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